Associazione Nazionale Allevatori della Razza Frisona, Bruna e Jersey Italiana

Nuovo gruppo di lavoro “OTC-Herds”

COMUNICATO STAMPA ANAFIBJ

ANAFIBJ ha recentemente creato un gruppo di lavoro composto dagli allevamenti con almeno 1.000 vacche iscritte al libro genealogico di razza Frisona tenuto dall’Associazione: si tratta di 26 allevamenti provenienti un po’ da tutta Italia, in particolare dalle province del Nord, vale a dire Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova, Lodi, Milano, Novara, Gorizia, Padova, Piacenza, Reggio Emilia, ma anche dal Centro-Sud, con allevamenti delle province di Roma, Caserta e Cosenza. Queste aziende rappresentano, complessivamente, un segmento rilevante della popolazione Frisona Italiana, con oltre 32.000 vacche registrate al Libro Genealogico ANAFIBJ. Entrando nel dettaglio del numero dei capi, questi 26 allevamenti rappresentano in Italia, nel loro insieme, la 5a popolazione bovina da latte dopo Frisona, Crossbreed, Bruna e Pezzata Rossa. Numeri importanti che meritano un’attenzione dedicata, tenendo conto che si sommano anche ai buoni, se non ottimi, risultati emersi dalle statistiche relativamente a PFT, produzioni di latte totale e per giorno di vita, numero di lattazioni, percentuali di gravidanze a 120 giorni e primipare eliminate: dati positivi che comprovano la professionalità di queste aziende e ne rafforzano ulteriormente l’importanza e che hanno spinto l’Associazione a creare un gruppo di lavoro per affrontare le sfide del futuro, che possa portare a un proficuo e reciproco scambio di input e trasferimento di competenze. 


Nella mattinata di mercoledì 23 novembre, presso la sede dell’Associazione, si è svolto il primo incontro di questo nuovo gruppo di allevamenti. Il Direttore, Prof. Martino Cassandro, ha dato il benvenuto agli intervenuti, in presenza e da remoto, e ha presentato il gruppo e le motivazioni che hanno portato a crearlo, per poi passare ad una rapida presentazione dell’evoluzione del sistema di produzione animale, che dal 1970 ad oggi ha subito diversi cambiamenti: dagli anni della meccanizzazione, dove l’unico obiettivo era la produzione, si è passati alla zootecnia intensiva e a quella di precisione, fino ad arrivare alla zootecnia olistica, che riguarda lo stato attuale, ma soprattutto il futuro, dove il miglioramento genetico dovrà essere sempre più aperto e condiviso e in grado di coinvolgere tutti gli attori della filiera zootecnica ed agro-alimentare. 


Al termine di questa introduzione, i tecnici ANAFIBJ hanno presentato alcuni dati statistici su produzione e morfologia relativi alle aziende del gruppo, rapportati ai dati medi dei 26 allevamenti e a quelli medi italiani, dove si è potuto evidenziare l’eccellente livello raggiunto dagli allevamenti del gruppo OTC. Infine, sono stati presentati i numeri legati alla genotipizzazione in Italia dal 2017 al 2022 nei 26 allevamenti, nell’anno in corso, suggerendo un incremento delle genotipizzazioni da effettuare nei prossimi mesi. 


Alla fine degli interventi è stato chiesto ai partecipanti di esprimere una valutazione sull’Associazione e sul lavoro che ha svolto e che sta svolgendo. ANAFIBJ, da parte sua, ha proposto loro corsi su gestione del personale, alimentazione e gestione sanitaria della vitellaia, podologia, gestione del farmaco, interpretazione e analisi dei dati aziendali, da seguire con i tecnici dell’Associazione o con professionisti esterni. Il gruppo è stato, inoltre, invitato a costruire, con i propri allevamenti, un progetto di “population reference” sui nuovi fenotipi. 


Tutti gli allevamenti coinvolti hanno risposto molto positivamente alla proposta di costituire un gruppo “OTC-Herds” permanente per confronti e aggiornamenti e hanno fornito diversi suggerimenti che saranno certamente oggetto di discussione nelle prossime riunioni, così come hanno apprezzato il lavoro svolto dall’ANAFIBJ in loro favore e quello che si è prospettato per il prossimo futuro. 


Al termine della discussione, la direzione ha ringraziato tutti gli intervenuti e ha dato loro appuntamento al secondo incontro, che si terrà nei primi mesi del prossimo anno, presso uno degli allevamenti coinvolti.




28 novembre 2022